Social Media Strategy per le startup. Parliamone alla #BattleSA

La Battaglia delle Idee 2014

Succede che un giorno ti chiama qualcuno e ti dice “Senti, perchè non vieni giù a Salerno a raccontare come impostare una Social Media Strategy agli startupper?“.

Succede poi che rimani un attimo di stucco e sei così lusingato che rischi pure di declinare l’invito solo perchè in quel momento non ti viene in mente nulla di intelligente da dire.

Poi riacquisti lucidità e chiedi di che si tratta. E d’un tratto torni perfettamente di stucco, come prima. Tipo Omer Simpson con la scimmietta nel cervello che sbatte i piattini e fa le capriole indietro.

E poi finisce che, ovviamente, accetti con un moto di orgoglio e non vedi l’ora che arrivi quel giorno.

Quindi, con immenso piacere, domenica 6 luglio mi troverò in quel di Salerno in occasione de La Battaglia delle Idee 2014, davanti a centinaia di startuppari nel tentativo di rendermi utile e raccontare come mettere a terra nel migliore dei modi una strategia sui canali digital (in primis sui social media) per una nascente startup. Chi non sarà lì fisicamente può seguire la cronaca via twitter con l’hashtag #BattleSA.

E per scaldare i motori riporto qui lo stralcio di una breve intervista che Ninja Marketing ha voluto generosamente e inconsciamente farmi in attesa dell’evento.

 

La progettazione di una social media strategy di una startup è diversa da quella di una grande azienda? E se sì, in cosa?

Una startup deve fare i conti con una disponibilità di risorse allocabili sia per la definizione che per l’esecuzione della strategia nettamente inferiore rispetto a una grande azienda. E per risorse non intendiamo solamente quelle economiche bensì di tempo e di persone.

Per questo sarà importante progettare la strategia su obiettivi realistici che tengano conto delle vere possibilità di impegno; il rischio, altrimenti, è di trovarsi con profili social poco curati, newsletter che partono a singhiozzo e un blog congelato a “Hello, World!“.

 

Per chi vuole farsi del male, l’intervista completa si trova qui.
Per chi non conoscesse La Battaglia delle Idee, qui tutte le info.

Filippo Giotto, classe 1978, appassionato di digitale e nostalgico dell'analogico, nella mia Bio di Twitter mi descrivo così: Digital Thinker, Analogical Maker. Cresciuto a Ringo e Vic20, senza pallone né merendine. Sognatore e appassionato, amante di mare, vento, vela e bicilindrici a V.

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